giovedì 31 maggio 2018

Bevanda Vegetale e Latte Materno di Vacca


L’industria alimentare che produce e vende le confezioni di latte di origine animale, ultimamente ha tenuto a precisare che è corretto definire latte solo quello di origine animale, quindi i cosiddetti “latti vegetali” (Riso, Mandorle, Farro, Avena, Soia etc…) devono essere definiti bevande.

Leggendo la definizione di latte sulla Treccani infatti questo sembra essere corretto, infatti cito testualmente:
“Il latte è il prodotto della secrezione delle ghiandole mammarie funzionanti nelle femmine dei Mammiferi destinato ad alimentare la prole. Si presenta come un liquido bianco opaco ed è un alimento completo e indispensabile nel primo periodo della vita. ” (fonte Treccani)

Ad essere precisi però per la trasparenza e la corretta informazione è necessario anche specificare di quale latte si tratta.
Se parliamo di latte senza aggiungere altro in realtà diamo un informazione parziale almeno ché  non ci riferiamo al latte della nostra specie.

Inoltre anche definire il latte umano come “latte materno” è comunque una definizione parziale, infatti il latte come recita la Treccani è sempre e comunque latte materno destinato ai propri cuccioli :  “Il latte è il prodotto della secrezione delle ghiandole mammarie funzionanti nelle femmine dei Mammiferi destinato ad alimentare la prole.”

Quindi la definizione corretta da utilizzare per le confezioni di latte animale in vendita dovrebbe essere: “Latte Materno di Vacca” … o di pecora o di capra …

Questo articolo è solo per rispondere alle precisazioni in merito al latte fatte probabilmente per motivi commerciali dall’industria alimentare.
Credo però che per i loro interessi economici sarebbe controproducente essere precisi e chiari al 100% perché leggere sulle confezioni “Latte Materno di Vacca” potrebbe nuocere ai loro affari, perché potrebbe portare i consumatori a riflettere ad esempio sul fatto che siamo l’unica specie a consumare latte di un’altra specie e soprattutto in età adulta.


All’industria alimentare (del latte, ma non solo) conviene perciò che noi consumatori restiamo inconsapevolmente vittime dell’ipnosi alimentare e non ci facciamo troppe domande.

A noi conviene invece svegliarci, aprire gli occhi e la mente ed iniziare a pensare e riflettere con la nostra testa, smettendo di essere consumatori inconsapevoli ed iniziando ad essere consapevoli di cosa mettiamo nei nostri piatti … e nei nostri bicchieri …  anche perché in gioco c’è la nostra salute, ma anche (e soprattutto) la salute di altre specie senzienti e dell’intero pianeta.

“Nell'era dell'informazione, l'ignoranza è una scelta.” (Donald Miller)

Informazioni molto utili sul latte le trovate qui: www.infolatte.it

Felice Vita
Salvatore