Questo
articolo è frutto di una riflessione personale e non vuol essere di certo un'accusa o una critica, ma mi piacerebbe che fosse solo un invito a considerare
altri punti di vista.
Personalmente
ritengo che nell’ambito dell’attivismo Vegan immagini troppo cruente e un atteggiamento
troppo aggressivo possano allontanare più persone di quanto ne sensibilizzano!
Questo è il
mio personalissimo pensiero e difficilmente arriverò a pensarla
diversamente anche perchè se è ammissibile poter cambiare idea, ritengo che ci debbano essere dei principi, su
cui basare la propria filosofia di vita, che non possono cambiare con tanta
facilità.
Difficilmente
inoltre risponderò alle solite sterili critiche che vengono fatte a questo modo
di pensare obiettando che: “bisogna dar voce a chi non si può difendere” .
È ovvio che
bisogna farlo, e chi dice il contrario? Ma per me è ancora più ovvio che si possa dar voce agli animali
non umani in tanti modi.
Possiamo fare qualcosa nel loro interesse ogni qualvolta ci sediamo a
tavola, ogni volta che parliamo alle persone in modo sereno e pacifico delle infinite
motivazioni della scelta Vegan e cruelty-free, ogni volta che invitiamo delle persone ad
avvicinarsi e conoscere il nostro Mondo magari in occasione di una conferenza
sulla salute, un aperitivo, un pic-nic o altro …
Difficilmente
risponderò a tali solite sterili critiche soprattutto sul web non perché “rifuggo
le conversazioni” o non ho argomenti ma solo perché ritengo che essere di esempio con il proprio stile di vita, condurre un attivismo pacifico e non attaccare e giudicare gli altri non
significhi “starsene in silenzio”, non fare nulla e fregarsene del prossimo, ma vuol dire arrivare
dove l’aggressività non arriva, vuol dire far aprire le persone ed avvicinarle
a noi anzichè farle chiudere ed allontanare.
Difficilmente risponderò alle solite sterili
critiche infine, perché non voglio
ulteriormente alimentare e dare energia ad atteggiamenti di rabbia e
contrapposizione!
Ci si può
avvicinare a questo stile di vita in tanti modi e ritengo che nessuno sia più
giusto o nobile di un altro.
Comunque non
è mia intenzione criticare nessuno, ognuno di noi è giusto che porti avanti
quello in cui crede ed ogni forma di attivismo può essere utile alla causa.
Quello che ritengo opinabile e discutibile è invece l’atteggiamento di presunta superiorità morale che certe persone ostentano nei confronti di chi non la pensa esattamente come loro!
Quello che ritengo opinabile e discutibile è invece l’atteggiamento di presunta superiorità morale che certe persone ostentano nei confronti di chi non la pensa esattamente come loro!
Ma anche
quest’atteggiamento (come quasi tutto al mondo) ha i suoi lati positivi,
infatti se sono arrivato a scrivere questo post (che spero chiarisca il mio
pensiero a riguardo dell’attivismo) è proprio grazie a questo … J
Quindi
grazie a loro e Felice Vita a tutti.
Salvo
*******
P.S Per
quanto riguarda lo schiavismo e su come si sia arrivati alla sua abolizione (ed ai parallelismi con la nostra causa) consiglio
di leggere quanto segue:
MOVIMENTI RIVOLUZIONARI: LEZIONI da IMPARARE, ERRORI da NON RIFARE
Tutti sappiamo che la schiavitù negli Stati Uniti è stata abolita grazie ad un movimento leggendario, quello abolizionista, che si è attivato a tutti i livelli per il raggiungimento di questo scopo, dalla strada alla politica, dall'arte alla filosofia, un movimento che lottava contro un fronte potente che voleva mantenere lo status-quo, e i propri fortissimi interessi economici.
Grazie all'impegno degli attivisti del movimento abolizionista, alcuni stati del nord abolirono la schiavitù per legge già nel 1770, ma fu solo nel 1865 che la Costituzione Americana vi pose fine in tutti gli Stati e altri decenni ancora prima che le persone di origine africana godessero di pari diritti dei bianchi...
Servirono più di 100 anni di lotte, di dibattiti filosofici, di informazione e volantinaggio di massa, di libri importanti scritti sull'argomento, di associazioni nazionali potenti come la Anti-Slavery Society, di campagne di sensibilizzazione tra la gente comune, di varie leggi politiche sempre più a favore degli schiavi, di molto coraggio individuale e di gruppo, di marce di protesta pacifiche, di disobbedienza civile e addirittura di una guerra civile, prima di arrivare all'ambito risultato.
Molti dei primi sognatori non arrivarono mai a vedere quello storico giorno, ma avevano posto le basi per arrivarci.
Lo stesso si può dire di tutti i più grandi movimenti pacifici che hanno portato enormi cambiamenti tangibili nella vita di tutti i giorni per milioni di persone: dal movimento femminista a quello per i diritti sociali: niente è stato regalato dall'alto in un colpo solo e tutto insieme, niente è successo dalla notte al giorno, e niente è stato raggiunto solo grazie al lavoro di persone PURE...
Quello che è sicuro è che per le vittime, per chi soffriva e subiva torture ed abusi, tutto è sempre successo troppo lentamente...
COSA HA RALLENTATO LA VITTORIA DEL MOVIMENTO ABOLIZIONISTA?
DIVISIONI su DIVISIONI
Avrebbero potuto realizzare un pò prima il loro obiettivo gli abolizionisti, e salvare migliaia di schiavi in più?
Forse sì, se non fossero stati così divisi tra di loro.
Quello che si ricorda meno infatti è che anche all'interno del movimento abolizionista c'erano varie divisioni e fazioni.
Per esempio, ai tempi della schiavitù negli Stati Uniti non tutti gli abolizionisti uomini avevano voglia di lottare insieme al "sesso debole", che al tempo non aveva neppure il diritto di voto.
Prendevano le distanze da chi lo faceva, evitando quindi collaborazioni che sarebbero state molto proficue, e sparlando di queste loro "compagne di lotta".
Prendevano le distanze da chi lo faceva, evitando quindi collaborazioni che sarebbero state molto proficue, e sparlando di queste loro "compagne di lotta".
Solo I MASCHI si consideravano puri e degni abbastanza di questa lotta...
Una follia, e un enorme spreco di tempo e di vite umane, dato che i testi storici ci ricordano che le donne poi hanno giocato un ruolo cruciale nel movimento anti-schiavitù e poi per i diritti dei neri
(basti pensare a Rosa Parks).
(basti pensare a Rosa Parks).
Inoltre, il movimento abolizionista partì, come comprensibile, da posizioni fortemente etiche.
Qualcuno però cominciò a fare leva anche su temi religiosi, e infine su quelli economici(avere schiavi era poco proficuo per l'economia, si fece capire, dato che il futuro andava nella direzione di operai specializzati e più efficienti...).
Qualcuno però cominciò a fare leva anche su temi religiosi, e infine su quelli economici(avere schiavi era poco proficuo per l'economia, si fece capire, dato che il futuro andava nella direzione di operai specializzati e più efficienti...).
Non tutti gli abolizionisti però erano d'accordo a collaborare con la religione organizzata, o ad entrare in ambiti economici e politici.
Eppure, ci dice la storia che ogni posizione ha aiutato enormemente ad aumentare il dibattito popolare sulla schiavitù, e a portare alla causa più simpatizzanti,rendendo più forte la loro voce nella società, fino al successo finale.
Chi ha pagato per queste lotte e divisioni intere?
Solo gli schiavi.
Solo gli schiavi.
Nel nostro caso, solo gli anmali...
PIU' ATTIVISTI e PIU' VEGANI SIAMO, puri ed impuri,
MEGLIO E' PER TUTTI GLI ANIMALI
I paralleli tra la lotta abolizionista con il mondo dell'animalismo sono lampanti.
Forse è tempo di imparare qualcosa dalla storia , anche perchè la lotta animalista va avanti da ben più di 100 anni, eppure i risultati su grande scala stanno cominciando a vedersi solo da poco (chissà come mai n.d.r.)
Tratto da: Vegan in Italy
Sono pienamente d'accordo, le persone si convincono con l'esempio, dare l'immagine di "fanatici" rafforza maggiormente il pregiudizio e ottiene l'effetto contrario
RispondiEliminaGrazie Valerio
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